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È scientificamente provato che un’immersione nel fitto del verde rafforza il sistema immunitario e riduce lo stress

Ricercatori confermano che un "forest bathing", com'è stato definito, di 30 minuti nel bosco o al parco abbassa la pressione, l'ansia, la depressione, la rabbia, la fatica e la confusione, regalando una maggiore vivacità che fa rima con felicità. Il merito è da attribuirsi ai fitoncidi, preziosi oli essenziali rilasciati dal legno degli alberi, che al bosco servono per proteggersi da germi e insetti nocivi.

Sulla Vederna
Non sarà un percorso panoramico, ma dalla Croce degli alpini il panorama su tutta la valle è indimenticabile.
La Vederna è solo il punto di partenza: da qui si può andare agli Sguàzi, agli Stoli di Morosna, a Col Màres o anche a Malga Agnerola o, per i più allenati, il monte Pavione: tutti luoghi da visitare!
La Madonna del Bus

La piccola edicola, inserita in una grotta sulla sommità del paese, a pochi passi da un’insenatura nella parete rocciosa da cui sgorga acqua fresca, fu costruita e dedicata alla Madonna di Lourdes nel 1914. La piacevole passeggiata di circa 1 km sopra l’abitato, con vista sul paese, conduce dal centro a Via Suor Serafina Micheli, a pochi passi dalla grotta, lungo il sentiero erboso della Via di Sopra seguendo la segnaletica contrassegnata dal numero 1.

La Crosèra

Si racconta della Crosèra, la croce sacra formata da 4 chiese posizionate sui punti cardinali della valle, a protezione della popolazione: a sud San Silvestro, a nord la chiesa dei Santi Vittore e Corona di Tonadico, a est San Giovanni a Mezzano e a ovest la cappella di Santa Romina. Un antico cammino di 71 km e un pellegrinaggio di 4 giorni tra luoghi di meditazione e scorci suggestivi che custodiscono il patrimonio sacro di Primiero.

L'associazione "La Crosèra" promuove e fa conoscere questo cammino che spinge alla meditazione e alla scoperta del Primiero del passato.

La Via nova

Passeggiata con vista, running o giro in bici? Questo comodo sentiero panoramico della Via Nova congiunge Pieve con il Passo Gòbbera, e corre lungo il versante settentrionale della vallata, attraversando il bosco solo per brevi tratti. In circa 45 minuti, lungo il ripido sentiero verso Coladina, sopra la Chiesa, è possibile immettersi nel percorso della Via Nova e continuare la passeggiata verso la Gòbbera o verso Fiera in circa un’ora e mezza per parte.

Lungo il percorso, al confine fra i territori di Imèr e Mezzano, uno spettacolare ponte su funi permette di superare il Rio San Pietro offrendo una vista privilegiata sui paesi del fondovalle.

La chiesa di San Silvestro

Su un alto sperone del Monte Totoga, all’imbocco della Valle di Primiero, una piccola chiesetta veglia silenziosa. È quella di San Silvestro, le cui origini risalgono al XIII secolo, dedicata al santo patrono della valle. È celebrato due volte l’anno con le messe del 1° maggio e del 31 dicembre. La sua posizione la rende uno dei punti panoramici più suggestivi del paese: dai Masi, un ripido sentiero lungo il bosco conduce alla chiesetta in poco più di un’ora, mentre dalla Gòbbera si scende verso la chiesetta in circa 30 minuti.

Per il rientro verso la frazione dei Masi è possibile utilizzare la Via Imperiale, antico percorso di collegamento che parte poco a valle del Passo Gobbera e riconduce alla strada di accesso proveniente dai Masi, seguendo la segnaletica contrassegnata dal numero 4.

Casabianca - Noana

Una piacevole passeggiata che dalla località Casabianca, all’imbocco della Val Noana, conduce alle Falesie Clacson Cliff e Gavión.
Il comodo sentiero sterrato a lato del bosco, sopraelevato e riparato rispetto alla strada provinciale, la costeggia per buona parte, permettendo di raggiungere in circa 15 minuti l’area picnic sotto una delle Falesie. Fresca e riparata, con il lieve rumore dello scorrere dell’acqua, questa zona è perfetta per una pausa merenda o una breve sosta per ammirare le maestose pareti.

Pèze basse

Il rumore del torrente, la brezza che rinfresca il fondovalle, e una strada sterrata ciclopedonale che dalla rotatoria della Lontra conduce, oltre il ponte, all’imbocco della valle, al percorso sensoriale “Immergiti” e agli Orti forestali.
Comoda a passeggini e bici, la passeggiata è immersa nel verde e permette di abbracciare con lo sguardo le maestose Pale di San Martino, sullo sfondo. I facili accessi alla riva del torrente rendono questa località un luogo di ristoro e di gioco soprattutto durante l’estate.

Spèteme che rue Trail

Allenamento a media quota o corsa rigenerante lungo sentieri immersi nella natura? Spèteme che rue Trail raggiunge alcuni punti panoramici di Imèr attraverso sentieri sterrati e nel bosco, partendo dal centro paese per arrivare alla chiesetta di San Silvestro, sullo sperone del monte Totóga, e da qui al Passo Gòbbera. Il tracciato continua lungo il pendio del Còl dei Beteghe fino al Fagherón, il maestoso faggio isolato, e raggiunge la suggestiva località Solàn per fare poi ritorno in paese per la Via Nova e la suggestiva discesa sul ciottolato di Casiéi.

Verso i Masi di Imèr

La frazione dei Masi, a ovest di Imèr, era un tempo un vero e proprio borgo, con la sua scuola e la chiesa, abitato da contadini e fino al XIX secolo dai menadàs, gli addetti alla fluitazione del legname in questo tratto del Cismón. Dal centro paese si segue per un primo breve tratto la strada statale e poi si imbocca la tranquilla via dei Guselini, che conduce ai Masi in circa 15 minuti.
Itinerario consigliato alle famiglie: il parco giochi è riparato dalla strada principale, e la zona nella bella stagione è ben esposta al sole e rinfrescata dalla brezza.

Pecolet

Per una comoda passeggiata sugli assolati versanti compresi fra l'abitato di Imèr e la frazione dei Masi, consigliata soprattutto nelle mezze stagioni e durante l'inverno, è possibile raggiungere la località Pecolet seguendo la segnaletica contrassegnata dal numero 5. Si parte dai Masi imboccando la comoda mulattiera che rappresenta anche il tratto iniziale del sentiero per la chiesetta di San Silvestro.

Al primo bivio si sale verso destra, la mulattiera diventa un comodo sentiero che con pendenza costante raggiunge la strada provinciale per il Passo Gobbera poco a monte della località Pecolet. Il ritorno verso i Masi avviene lungo un piacevole sentiero che attraversa formazioni forestali xerofile con spiccata presenza di pino silvestre, e in breve riconduce al punto di partenza.

Solivi, fra prati e boschi

Itinerario contrassegnato dal numero 6 che, partendo dalla località Pecolet ,raggiunge punti di particolare interesse: il Fagheron in località Solan Grant, il Col dei Bèteghe, le località Buscapiana, Fontanalonga, e Solan. Località fondamentali per economia agricola del passato, che oggi conservano elevato valore a fini paesaggistici e per la biodiversità.

Possibilità di parcheggiare in prossimità della strada provinciale, oppure poco più a monte su area dedicata lungo la strada comunale, prima del divieto di accesso.

Cima Arinas

Per i più allenati, ripido itinerario contrassegnato dal numero 7 con partenza dall'abitato dei Masi. Il tracciato sale in direzione della Madonna del Bus, prosegue verso Nogarè, Coladina e continua poi lungo antiche “strada de stroza”, ripide mulattiere a fondo selciato che permettevano il trasporto a valle del fieno e della legna proveniente dalle proprietà sparse sull'assolato versante dei “Solivi” a monte del paese di Imèr. Le località attraversate sono molteplici, fino a raggiungere l'ultimo lembo prativo in quota del Prà de la Zima, da cui in breve verso sinistra si raggiunge Cima Arinas. Il rientro è previsto e segnalato passando per le località Buscapiana, Pian del Sass e Solan.

Un rientro alternativo è possibile percorrendo la lunga e comoda cresta che collega la cima Arinas con la località Sant'Antonio passando per cima Redasega, e da qui lungo il sentiero SAT 378 che riconduce a Imèr.